Pet Therapy •••

Promuovere il sollievo per prevenire la sofferenza inutile nella malattia oncologica e non

La terapia con l’ausilio di animali è regolamentata in Italia dal D.P.C.M. n 51 del 28 febbraio 2003 in recepimento dell’accordo recante disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet therapy. Il decreto disciplina il particolare rapporto di affezione tra l’uomo e l’animale, al fine di rendere più omogeneo ed efficace l’intervento pubblico nel complesso scenario della protezione degli animali da compagnia. Con la finalità di agevolare una più ampia diffusione dei nuovi orientamenti clinico-terapeutici. Per i malati in cure palliative/Hospice sono stati documentati benefici della pet therapy sulla qualità di vita e sul senso di solitudine: gli animali possono aiutare a sentirsi meno soli, combattere la depressione, ridurre lo stress e l’ansia del ricovero, offrire svago e distrazione dal dolore e dallo stato di malattia, aiutare a sentirsi più accettati, migliorare la qualità del sonno e promuovere i ricordi positivi. Pochi sono ancora gli Hospice in Italia che praticano la pet terapy tra di essi l’Hospice “Il tulipano” della struttura milanese Ospedale Niguarda Ca’ Granda, dove il cane Ciko vive in Hospice e aiuta il personale medico e infermieristico donando ai pazienti della struttura quell’affetto e quel calore di cui ogni malato ha bisogno, specialmente se terminale. Il progetto che si vorrebbe attuare presso il Pain Control Center di Solofra avrà queste caratteristiche:

    • Le attività strutturate di pet therapy consisterranno tipicamente in sedute collettive della durata di un’ora, destinate ai malati e ai familiari; se le condizioni cliniche non lo rendono possibile direttamente nel miniappartamento dell’ospite.
    • La formazione e le attività con gli animali, preferibilmente un cane, si baseranno su protocolli e linee guida che tutelano l’utenza, l’animale e l’equipe.

Nella programmazione della herapy in Hospice, come in tutti gli ambiti di applicazione di quest’attività complementare, sono garantite: il coinvolgimento dell’equipe multidisciplinare e la pianificazione degli interventi; il benessere nelle interazioni uomo-animale; l’idoneità attitudinale del binomio conduttore/animale; la sorveglianza del benessere psico-fisico dell’animale, la valutazione e monitoraggio delle attività svolte. Per quanto riguarda il tipo d’intervento e le finalità, la pet therapy proposta in Hospice non è paragonabile o confrontabile con nessun’altra esperienza in reparti ospedalieri o strutture socio sanitarie, e gli obiettivi sono essenzialmente: 1. la promozione del benessere psico-fisico, intervenendo nelle aree motivazionali ed emozionali, (raramente in quelle cognitive e cinestesiche); 2. la promozione delle relazioni (tra utenti, utente – familiari, utente – equipe), intervenendo nelle situazioni interattive, ricreative, ludiche, di affiliazione e sociali. Per la valutazione della pet therapy si utilizzeranno: scheda di monitoraggio delle sedute, scheda di osservazione dell’ animale (in attività e immediatamente prima e dopo la seduta); questionario di gradimento per gli utenti. Il progetto, all’avanguardia in Campania, sarà costantemente monitorato e supervisionato dall’intera equipe che studierà in particolare quattro aspetti nel paziente: fisico, psicologico, sociale e spirituale. Si vorrebbe valutare l’efficacia di questa pratica e protocollarne l’utilizzo. Abbiamo in programma la realizzazione di convegni e attività divulgative per diffondere i risultati e condividere il metodo con altre realtà analoghe.

Riferimenti bibliografici


  • Browder L. M., 2009, Paws and relax: one hospice’s pet therapy journey, Home Healthcare Nurse, vol. 27 n. 7;
  • Chinner T. L., Dalziel F.R., 1991, An exploratory study on the viability and efficacy of a Pet-Facilitated Therapy
    project within a hospice, Journal of Palliative Care, vol.7 n.4;
  • Cirulli F., Alleva E., 2007, Terapie e attività assistite con gli animali: analisi della situazione italiana e proposta di
    linee guida, Istituto Superiore di Sanità, Rapporti ISTISAN 07/35, Roma;
  • Comitato Nazionale di Bioetica, 21 ottobre 2005, Problemi bioetici relativi all’impiego di animali in attività
    correlate alla salute e al benessere umani;
  • Demmer C., 2004, A survey of complementary Therapy services provided by hospice, Journal of Palliative Care,
    vol. 7 n. 4;
  • Emilitri A., Roberti R., 2006, AnimalAssistedActivities: un’esperienza italiana, La rivista italiana di cure palliative,
    n. 3;
  • Geisler A. M., 2004, Companion animals in palliative care: stories from the bedside, American Journal of Hospice & Palliative Medicine, vol. 21 n.4.
  • Progetto Net PetTherapy, Manuale Operativo Regionale, settembre 2010, Coop. Libraria editrice Università di
    Padova.

Obiettivi del progetto

  • Benessere e migliore qualità di vita per ii paziente e la sua famiglia
  • Prevenzione incidenza burn out degli operatori dell’equipe multiprofessionale Il progetto si realizzerà nell’Hospice Pain Control Center Hospice di Solofra-ASL Avellino (12 posti letto).

Utenti: paziente in fase avanzata e terminale di malattia, familiari, equipe assistenziale indirettamente

Risorse: un animale preferibilmente un cane esterno alla struttura dichiarato idoneo e debitamente addestrato

Equipe prescrittivo progettuale: equipe multiprofessionale dell’Hospice + team pet therapy

Equipe operativa: operatore pet-partner + operatore equipe multiprofessionale

Strumenti e documentazione: questionario di preselezione all’attività da somministrare al paziente: scheda di valutazione dei parametri vitali e del dolore da rilevare prima e dopo l’attività: n° 2 schede di valutazione oggettiva che saranno compilate:

    • dall’operatore dell’equipe multiprofessionale
    • dall’operatore pet somministrazione di questionario; registrazione di avvenuta attività in cartella clinica

Modalità di valutazione


  • Supervisione durante la seduta da parte di operatore pet partner e operatore dell’equipe sanitaria
  • valutazione degli effetti dell’intervento attraverso la misurazione oggettiva di alcuni parametri relativi al paziente
  • Somministrazione di un questionario soggettivo
  • valutazione degli effetti indiretti su operatore assistenziale tramite attività referenziale e schede valutative oggettive

Le schede di valutazione permettono


  • la valutazione dell’efficacia dell’intervento
  • una protocollazione dell’intervento
  • una banca dati per una ricerca corale dell’intervento dalle rispettive angolazioni disciplinare

Conclusioni


L’applicazione del progetto consentirà. in base al risultati di valutare se integrare la pet therapy alle nostre attuali attività assistenziali dell’Hospice per promuovere un maggior benessere della persona malata e migliorare ii senso del tempo che resta da vivere.

Formazione


Percorso formativo di dodici ore per operatore relativo all’acquisizione di conoscenze sulle cure palliative e le rnodalità di assistenza in Hospice: Percorso formativo di dodici ore per equipe multiprofessionale dell’Hospice incentrato sui seguenti argomenti: antropozoologia ed etologia applicata. cenni di cinognostica. la medicina comportamentale. la pet therapy (la sua storia. le potenzialità ed i limiti ); II come si pratica e le figure professionali che devono e possono essere coinvolte.

Durata delle sedute e periodicità


Attività bisettimanale per un periodo di 3 mesi con durata delle sedute modulata in relazione a numero delle adesioni e condizioni cliniche dei pazienti.